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Verde#

In un’ottica globale: l’inquinamento, i cambiamenti climatici, le catastrofi naturali, o negli aspetti  più immediatamente vicini alla quotidianità: la qualità del cibo, il riciclo dei rifiuti, lo spreco energetico, l’ambiente è uno dei temi più frequentati. Lo dimostra l’alto numero di video ad esso dedicati tra quelli realizzati negli anni dagli studenti con grande varietà di punti di vista e modalità di racconto (come è possibile vedere consultando l’elenco de I nostri video o inserendo la tag ambiente nel motore di ricerca della sezione Film).
Soprattutto, ma non esclusivamente, nella scuola materna e primaria, c’è una forte sensibilità da parte delle insegnanti, che correttamente individuano nel rispetto verso la natura ed il paesaggio un grande tema di cittadinanza, ed un sincero interesse da parte dei bambini, fortemente motivati dall’avere esperienza diretta di molti aspetti e problemi e dalla giusta sensazione che possono e spetta anche a loro “fare” qualcosa in merito.

Abbiamo perciò articolato un itinerario didattico sull’ambiente e la natura, intitolato Verde#, che ogni anno aggiunge un nuovo tassello, ponendo l’attenzione su una particolare declinazione di questa tematica.
Ad integrazione del percorso, grazie alla collaborazione del Garden Club di Terni, offriamo la possibilità di un’attività pratica: mettere le mani nella terra, piantare un fiore o un seme, passeggiare in un bosco, prendersi cura di un giardino rendendo più bello un angolo della città, creare un orto, costruire attrattive per farfalle e uccelli.

Qui di seguito trovate le prime due tappe di questo viaggio,  la prima dedicata ai giardini, la seconda a boschi e foreste. La terza, incentrata sugli orti, la coltivazione della terra e la biosostenibilità, è nella sezione novità o si può consultare dalla home page.
Naturalmente parlare di natura attraverso l’occhio del cinema significa mettere in gioco aspetti culturali, storici e simbolici. Gli itinerari proposti contengono degli spunti di lavoro anche in questa direzione.

Verde#1. Pianeta giardino

Il giardino è per antonomasia la summa del binomio tra natura e cultura.
L’impeto della flora governato con più o meno polso dall’architettura, l’arte umana di occupare e organizzare lo spazio. Due forze lo animano: il movimento naturale, ciclico della vita che sembrano inarginabile e la razionalità umana, la sua necessità di controllare il caos per avere e dare una rappresentazione di sé.
C’è un livello storico-umanistico in cui questo binomio si è risolto: le possibili sfumature di identificazione con la natura e la conseguente definizione dell’identità dell’uomo, hanno nel corso dei secoli dato vita a diverse tipologie di giardini, da ostentare come simbolo di potere o in cui rispecchiarsi e abbandonarsi in un sentimento panico.
C’è un livello simbolico-religioso, che fa del giardino una perfetta imitazione dell’armonia cosmica (estremo oriente), l’allegoria del più profondo centro dell’anima (simbolismo onirico), il luogo ideale in cui vivere assegnato dal creatore ai primi esseri umani  (Giardino del Paradiso) e l’aldilà dei beati (Giardino delle Esperidi).
C’è infine, o al principio, la pianta e la pratica quotidiana del giardiniere, una relazione che ha a che fare con il lavoro paziente della cura, con le esaltazioni e le sofferenze tipiche dell’amore.
Ma i giardini, nelle loro infine varianti che vanno dai parchi storici alle aree verdi delle rotatorie, sono anche al centro di un interessante dibattito sui centri urbani e farvi entrare i ragazzi, con la loro potenzialità propositiva, ci è sembrato un buon modo di impostare un percorso che abbia come scopo quello di sviluppare sia il sentimento del giardiniere sia meccanismi di cittadinanza attiva.

Per introdurre il tema ambientale in tutte le classi, ci sembra utile il film Home di Arthus Bertrand, curato da Luc Besson, un documentario che mostra con inquadrature aree gli aspetti meravigliosi del pianeta e il terribile impatto che in alcune zone ha avuto l’intervento dell’uomo, lanciando un allarme per la conservazione della Terra, assimilata ad un armonico giardino.

La proposta per i piccoli delle materne è Lulù l’angelo tra i fiori, storia di una ragazza che ha il compito di riportare armonia nel mondo grazie al potere dei fiori;
I bambini delle elementari potranno immergersi nel verde de Il giardino segreto di Agnieszka Holland, storia di amicizia e solidarietà tra bambini tratta dal romanzo di Frances Hodgson Burnett, o entrare nella vita segreta della natura accompagnando i protagonisti di Il mio vicino Totoro di Hayao Miyazaki;
Gli allievi delle scuole medie avranno come compagni di cammino il giardiniere sentimentale, protagonista di Edward mani di forbice di Tim Burton e i carcerati, artisti dei fiori, di Il mio amico giardiniero di Jean Becker.
Gli studenti degli istituti superiori invece potranno esplorare due mitici giardini, quello letterario di Giorgio Bassani, reso concreto da Vittorio De Sica nel film Il giardino dei Finzi Contini e quello storico di Versailles visto, nel film di Sofia Coppola, Marie Antoinette, attraverso gli occhi dell’ultima regina dell’ancien régime.

Verde#2. Nei boschi e nelle foreste
Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita
– recitano i famosi versi di Henry David Thoreau, la migliore introduzione possibile a questo itinerario per le scuole di ogni e grado, incentrato sul tema del bosco e della foresta, muovendosi tra le suggestioni di un ricco immaginario e la necessaria sensibilizzazione alla difesa del più prezioso habitat del nostro pianeta.

Intorno al bosco e alla foresta si sono coagulati una serie di connotati simbolici, letterari, poetici, cinematografici che, anche in stretta relazione con l’idea dello spazio urbanizzato, vanno da una visione positiva di ambiente rigoglioso, incontaminato, e perciò da difendere (si pensi all’archetipo dell’Eden biblico) ad una visione negativa, come luogo ignoto, inquietante, irto di pericoli, spazio di sperdimento e smarrimento (la tradizione fiabesca, la selva della Divina Commedia, la foresta incantata dell’Orlando furioso).

L’immaginario cinematografico si è nutrito di questa pluralità di visioni e suggestioni, permettendo di trovare diversi “sentieri”: quello della fiaba (Biancaneve dove l’ingresso nel bosco è una delle scene di animazione più belle di ogni tempo fino alle declinazioni pop di Shrek, passando per La bella addormentata, Pocahontas, Il libro della giungla), quello del cinema fantasy, in cui la foresta si anima di magia, incantamenti, sfide (Legend, Le cronache di Spiderwick, Un ponte per Terabithia, il secondo capitolo de Il signore degli anelli), quello dell’horror per cui il bosco rappresenta un topos, un luogo di elezione quasi imprescindibile (La casa, The Blair witch project, Wrong turn). L’attraversamento del bosco può simboleggiare una tappa fondamentale del percorso di crescita (Totoro, Stand by me, L’attimo fuggente) o permette di scendere nel cuore di tenebra dell’animo umano con la potenza di grandi registi come Herzog (Aguirre furore di Dio, Fitcarraldo) o Coppola (Apocalypse now). Senza dimenticare che la foresta ha i suoi eroi (Robin Hood, L’ultimo dei Mohicani e, calandoci nella storia, il Che di Soderbergh) ed i suoi re (Tarzan le cui molte incarnazioni cinematografiche potrebbero andare a costituire un percorso che riassume molti degli spunti qui elencati).
Altro livello di approfondimento di questo tema, anche se fortemente legato al piano dell’immaginario, è quello del bosco e della foresta come ambiente naturale da difendere, un tema affrontato in una eccezionale produzione documentaristica (Home, Earth), in favole ecologiche (Il segreto del bosco vecchio, La gang del bosco, Pompoco), in potenti riflessioni sul rapporto uomo/natura (Mosquito coast, The new world, Avatar), con un occhio antropologico (Apocalypto, La terra degli uomini rossi).




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