RASSEGNA

L’EUROPA DI TUTTI

CHARLIE CHAPLIN: IL VAGABONDO DEL CINEMA

VERDE#5 - PAESAGGIO ED IDENTITà

CINEMAGIOVANI

EFFETTI SPECIALI


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Effetti speciali

Oltre alle attività consuete, percorsi tematici, rassegne, corsi di aggiornamento, CinemaGiovani, Cinema e Scuola propone sia alcuni progetti didattici peculiari per contenuti o modalità di svolgimento sia iniziative, proiezioni, incontri che sono aperti a tutti gli appassionati di cinema e che quindi, pure in continuità con l’ispirazione e i temi che animano l’edizione del Progetto, si svolgono al di fuori delle aule scolastiche ed hanno una forma più libera ed occasionale.
Queste iniziative, per le quali è fondamentale la collaborazione con altri soggetti del territorio, sono un work in progress, con una continua attenzione a cogliere opportunità e stimoli che si presentano nel corso dell’anno.

Cinemamour
Un viaggio intorno al modo di vivere (e pensare) la sfera sentimentale e sessuale delle giovani generazioni che ha visto coinvolti i ragazzi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Angeloni e del Liceo Scientifico Galilei a Terni, del Liceo Classico Scaduto a Bagheria e dell’Istituto Tecnico Professionale Bodoni a Torino.
Il progetto ha preso le mosse da Comizi d’amore, il film inchiesta girato da Pier Paolo Pasolini nel 1965 per indagare l’idea di amore e di sesso nell’Italia del boom economico, intervistando persone di diversa estrazione, sociale e culturale. Il percorso riprende ed aggiorna lo schema di quell’importante documentario per verificare se ancora oggi pudore, stereotipi, disinformazione o, al contrario, sovraesposizione e mercificazione, impediscono un vissuto sereno delle emozioni e delle pratiche amorose: se nel 1965, appariva dirompente e provocatorio parlare di sesso oggi, forse, lo è molto di più parlare di sentimenti.
Il percorso ha portato a realizzare una serie di brevi documentari, uno per ogni scuola/classe, basati sulla raccolta di testimonianze sul tema dell’affettività tra i giovani in cui i ragazzi non sono stati soltanto “oggetto di studio” ma autori del proprio racconto.




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