Il racconto fantastico ideato dalla classe, e trasferito in uno splendido libro illustrato, prende infine qui vita e movimento: una storia di amicizia, animata dalle voci e dalle mani dei bambini date in prestito ai burattini da loro realizzati.

Vestiti di Vita è un video che nasce dall’esperienza laboratoriale che Daniele Segre ha condotto con gli utenti e gli operatori del Centro Diurno Marco Polo di Terni. Non è tanto un documentario quanto una testimonianza visiva che cerca di cogliere e fissare, attraverso un sottile filo narrativo, i tanti stati d’animo che si sono succeduti nei giorni di convivenza e di lavoro collettivo. Pochi elementi di base, il cambio di abiti e ambienti solo suggeriti, costituiscono il contesto di un viaggio, ora individuale, ora di gruppo, dove l’evidenza della Vita, con le sue molteplici declinazioni – la paura, il dolore, la gioia, la rabbia, la speranza – si mostra allo spettatore in un gioco di specchi riflessi.

Kristel è una bambina speciale. Arriva in classe con una grande valigia, la vita a scuola insieme a lei, come ogni viaggio, è un percorso di scoperta e di crescita, che i bambini raccontano scrivendo alcune parole. Queste riempiono piano piano la grande valigia che Kristel porterà con sé alla fine dell’orario scolastico.

In una giornata scolastica uguale a tante altre arriva in classe un nuovo alunno. La maestra lo tiene per mano legato ad un filo. Eh sì perché il nuovo compagno è un bambino palloncino. E allora... Questo piccolo apologo sulla diversità è il frutto di un percorso che si è articolato su tre distinti plessi scolastici della Valnerina, coinvolgendo oltre 50 bambini.

In questa videopoesia c’è un desiderio di speranza in un mondo migliore, desiderio di parole nuove, “colorate”, ricerca di nuovi sogni e nuove felicità da parte di alcuni bambini.