Le diverse paure che bloccano la piena espressione della propria identità prendono corpo, per un gruppo di ragazzi, nelle familiari aule scolastiche, dando vita ad un racconto tenero e surreale.

Un cortometraggio di adolescenti sull’adolescenza per raccontare come una forte passione sportiva unita al tifo e al legame del gruppo amicale possano contrastare la noia e le nocive abitudini ad essa legate e far confluire le energie positive verso un sano obiettivo.

A scuola si impara, si gioca, ci si annoia, ci si diverte ma non si ha paura. Ma se si ci fermasse a finire un compito oltre il normale orario scolastico, la maestra scomparisse e si fosse costretti ad aggirarsi negli ambienti deserti, beh, con i giusti trucchi della suspense, allora sì che la scuola farebbe paura...

Non tutte le scuole sono uguali. In questa, per esempio, le maestre sono streghe con il classico naso adunco e gli alunni sono fantasmi, zombi, vampiri, mummie e piccoli Frankenstein. Certo niente è facile e non tutto scorre liscio. Però anche qui, in fondo, si cresce e, tra tanti “mostri”, ballando ballando, si capisce meglio il valore della diversità.

Una playlist selezionata dai ragazzi è la colonna sonora di un racconto in cui l’aspetto drammaturgico si mette a servizio dell’urgenza di rappresentare, attraverso una serie di situazioni emblematiche, la scoperta di sentimenti e stati d’animo propri dell’adolescenza.

Uno spot di pubblicità progresso che vuole svelare, per scardinarle, le fondamenta dei più ricorrenti, piccoli pregiudizi che sono alla base di uno strisciante e silente razzismo quotidiano.

In un’antica testimonianza Terni è definita “signora delle fiere e dei mercati”. Quest’aspetto poco conosciuto della sua storia e l’eredità attuale di un importante passato sono l’oggetto di questo documentario in cui il racconto si dipana tra materiali diversi: documenti d’archivio, dialoghi immaginari, una ricca ricerca iconografica e testimonianze di venditori e compratori raccolte in presa diretta alla fiera di San Valentino e in un’ ordinaria giornata di lavoro al mercato coperto di Largo Manni.
Realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Terni.

La droga, come lenta e inesorabile negazione e privazione della vita, è il messaggio semplice, ma diretto, di questo spot di pubblicità progresso.