I primi sono ragazzi come tanti e frequentano la quinta elementare di una scuola di Terni. Anche i secondi sono ragazzi come tanti ma vengono da un mondo lontano, hanno poteri molto speciali e parlano al contrario – o saranno gli altri che parlano al contrario rispetto a loro? Comunque sia si conosceranno e vivranno insieme una piccola avventura che ci parla di interculturalità con un’originale chiave fantasy.
 

E' un lavoro documentaristico in cui i ragazzi si autorappresentano, attraverso interviste realizzate in strada, sullo sfondo dei luoghi della città in cui si svolge prevalentemente la loro vita sociale.

Le tensioni e i pregiudizi che a volte accompagnano le relazioni tra coetanei all’interno di una classe, vengono qui raccontati con una fiction che si risolve in un invito alla conoscenza dell’altro.

Un video di montaggio: spezzoni di film e documentari, aforismi gandhiani e citazioni di grandi intellettuali, musiche etniche e contemporanee. Attraverso il flusso audiovisivo i ragazzi hanno disegnato, con un percorso originale e ideale, il ponte tra oriente e occidente che la figura del Mahatma ha simbolicamente rappresentato e che continua a rappresentare.

I ragazzi della Marconi decidono di documentare l'orto didattico del giardino della scuola e grazie ad un laboratorio di documentario iniziano a scoprire gli orti intorno la scuola. Mano a mano conosceranno persone, colture, territori e memorie del proprio quartiere e della propria città.

La guerra in Iraq ha suggerito agli studenti della V D il soggetto per questa breve fiction che, partendo dalla rappresentazione onirica del conflitto, vuole dimostrare l’impossibilità per ogni essere umano di sentirsi estraneo a questi tragici fatti, pur se geograficamente lontani.